All’interno del blog aziendale, presentiamo oggi Made in Tuscany, il portale che difende le eccellenze toscane, al quale abbiamo aderito un anno fa circa. E a descriverci la realtà di Made in Tuscany abbiamo contattato Alessio Papi, uno dei fondatori nonché presidente dell’associazione culturale di promozione territoriale Made in Tuscany.
Ciao Alessio, a distanza di quasi un anno dalla nostra adesione a Made in Tuscany siamo a domandarvi alcune cose sul vostro portale, per darvi risalto agli occhi di chi ci segue. Com’è nato Made in Tuscany? Quale pensiero sta dietro tutto ciò? Risponde a qualche esigenza particolare?
<<Ciao Giacomo, Made in Tuscany è un’iniziativa messa in atto per valorizzare alcune esigenze fondamentali: fare rete e generare un cambio di rotta per riportare produzioni e lavoro, dare vero risalto ai tanti prodotti di eccellenza toscani che il mondo ancora ci invidia e contrastare i nefasti effetti causati dal Tuscany Sounding che arreca danni enormi sia alla salute dei consumatori, affezionati estimatori dei veri prodotti toscani, sia all’economia dell’intero paese>>.
Come funziona Made in Tuscany? Per aderire cosa è necessario fare? E soprattutto a chi è rivolto?
<<Tutto questo si concretizza sia con l’utilizzo diretto da parte delle aziende aderenti del marchio collettivo (inserito su prodotti, packaging e materiali promozionali) sia con operazioni di promozione e visibilità nazionale e internazionale divulgate attraverso il sito internet ufficiale www.madeintuscany.it e i relativi account e profili social: Twitter, Facebook, Instagram e molti altri. Per aderire basta riempire un modulo di autocertificazione aziendale, attraverso questa richiesta, diversa per settori merceologici, il sistema calcola la percentuale valida per poter definire l’azienda “made in Tuscany”. Una volta ricevuto l’ok dal sistema la scheda aziendale viene caricata online dalla staff, e viene anche generato il qr-code da fornire all’associazione insieme al marchio collettivo. Tutto questo naturalmente è rivolto esclusivamente a chi rispetta una sola chiara regola: produrre in Toscana>>.
Quali sono, attualmente, i numeri della piattaforma? Quali settori del commercio toscano sono preponderanti su Made in Tuscany? E quali zone geografiche abbracciate?
<<Il marchio ad oggi vanta oltre 400 adesioni e molte sono quelle che continuano ad arrivare giornalmente. Il settore preponderante è naturalmente l’enogastronomico, in primis le aziende vinicole. Il marchio si rivolge all’intera Toscana, al momento la parte consistente delle aziende ruota attorno alle provincie di Arezzo, Siena e Firenze, dove appunto si concentrano il numero maggiori di aziende enogastronomiche, categoria che ha recepito fin da subito l’importanza del marchio collettivo quale “arma” per difendere le proprie produzioni dall’enorme numero di contraffazioni>>
Da chi è composto lo staff? Quali professionalità sono in gioco?
<<Io e Michele Lazzaro, siamo i soci fondatori del marchio, il resto del team è composto dal reparto tecnico e redazione, che si occupa della ricezione e convalida delle richieste di adesione e del lavoro di pubblicazione delle notizie ed infine il reparto commerciale che gestisce la parte marketing>>.
Infine, so che avete dei progetti per il futuro.., puoi svelarci qualcosa oppure è ancora tutto top-secret? E.., come ha reagito l’opinione pubblica al vostro progetto?
<<Ci saranno a breve importantissime novità che al momento non posso svelare perché stiamo definendo in questi giorni gli ultimi punti, novità che daranno ancora più spinta e diffusione alle aziende Made in Tuscany.
I tempi sono più che maturi esiste la consapevolezza che dal territorio nascono i saperi e i sapori che sempre rappresentano l’identità di una comunità e che hanno la loro radice proprio in quel sapere latino che significa “aver sapore”. La Toscana è una regione unica al mondo dove esiste una compresenza di eccellenze produttive in settori merceologici eterogenei che sono il frutto di una filosofia imprenditoriale dove estetica ed etica vanno di pari passo.
Questa era la strada che dovevamo percorrere per promuovere un nuovo modello di consumo valorizzando le produzioni di qualità della Toscana, cosa che è stata fin da subito recepita sia dai produttori che dai consumatori>>.
Nel ringraziare Alessio per la sua disponibilità, vi invito a visionare il loro sito e i loro canali ufficiali.