I cappelli di Pietra da sostituire sono stati smontati ed adoperati come modello per la realizzazione dei nuovi. Il rilievo di questi, a cura dello studio fiorentino dell’architetto Francesco Sgambelluri, ne ha evidenziato le grandi dimensioni. Si trattava infatti di quattro blocchi di cm 78x74x50 per un peso di circa 600 kg, considerando il blocco nella sua interezza.
I cappelli sono stati quindi suddivisi in due parti, collegate da un incastro, in modo da ricostituire l’interezza dell’elemento. I nuovi elementi, realizzati con la Pietra Macigno di Greve, hanno una dimensione di cm 78x74x25 e 50x46x25 con un peso di circa 300 e 100 kg rispettivamente. Le modanature e le forme sono state riprese dai cappelli originali, riportare attraverso il rilievo su file grafici ed impostati nei programmi delle macchine a controllo numerico per la parte di sgrossatura e sagomatura. In questo, l’ausilio della tecnologia semplifica e velocizza delle operazioni obbligate.
Tuttavia i cappelli di Pietra Macigno di Greve realizzati per il Cimitero Monumentale di Radda in Chianti hanno richiesto tutta la dedizione e cura del particolare delle mani esperte dei maestri scalpellini. Come vedrete dalla sequenza fotografica la sgrossatura a macchina può arrivare solo fino ad un certo punto ma è l’abilità, l’esperienza e la capacità di controllo e conoscenza degli strumenti e dei materiali che dà la forma ad un elemento complesso come un cappello.
Vi lasciamo a questo punto scoprire le immagini. In esse si ripercorrono le fasi salienti del lavoro sui quattro cappelli ed in ultimo troverete alcune immagini della loro collocazione finale sui pilastri in mattoni facciavista dell’ingresso principale del Cimitero Monumentale di Radda in Chianti.