Le riprese della fiction più controversa degli ultimi tempi, Masters of Florence, si sono svolte principalmente in Italia, non solo a Firenze e Roma ma anche in altre splendide località come Montepulciano, Pistoia, Pienza, San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni, Bracciano, Viterbo, Caprarola e nella Val d’Orcia.
Nella città ideale di Pienza (nata per volere di Papa Pio II con delibera papale nel 1462 e progettata dall’architetto Bernardo Gambarelli detto Il Rossellino), Palazzo Piccolomini è stato usato come Palazzo Medici mentre il Palazzo Comunale è stato usato come Banco dei Medici.
Proprio Pienza ha ospitato qualche anno fa la Frosini Pietre che ha allestito un Giardino all’italiana in Piazza Pio II realizzando per l’occasione una fontana di Pietra Macigno di Greve di ispirazione quattrocentesca. Dopo un attento esame degli aspetti tipici delle fontane del Quattrocento che adornavano i “Giardini all’italiana” di numerosi palazzi e ville, sono stati individuati i principi caratterizzanti della tipologia (un impianto centrale formato da base, fusto e catino) e di riproporli identici per forma e contenuti.
Nel laboratorio della Frosini Pietre ha preso così forma dalla pietra la fontana “Pienza”, composta da cinque elementi principali: sulla base ottagonale si imposta il fusto della fontana decorato con elementi che ne accentuano al torsione; il catino, anch’esso a pianta ottagona racchiude il balaustrino, ornato con motivo a spirale e sormontato da uno splendido pesce guizzante in terracotta.
L’opera è completata alla base da otto conci, sempre di Pietra Macigno di Greve, che ribadiscono la forma ed esaltano lo spazio.
La piazza dove sorge Palazzo Piccolomini, è una delle piazze più celebri al mondo. Frutto di una concezione architettonica e filosofica che privilegia lo spazio, la luce, la policromia e la prospettiva, dona alla vita terrena un nuovo valore. Gli stessi nuovi valori che hanno ispirato Enea Piccolomini nella trasformazione dell’intero borgo. Le strutture architettoniche raffinate, gli scorci panoramici, le sedute orientate al centro della piazza, rivelano una progettualità moderna, cosmopolita, ottimista, pacifica ed edonista.
Caratteristiche della piazza sono la forma trapezoidale, che dona un gran movimento di prospettiva ai palazzi che la contornano e la posizione della cattedrale, che alle spalle non presenta alcun ostacolo alla vista del cielo, posizionandola nell’Universo. La particolarità del progetto consiste nell’aver dislocato in posizione divergente gli edifici che fiancheggiano il Duomo.
Con questa collocazione due sono i risultati ottenuti: il primo una perfetta illuminazione naturale dell’interno della cattedrale, il secondo la rappresentazione simbolica dell’uomo rinascimentale affascinato dal mondo celeste e perciò proiettato verso il cielo ma con il corpo saldamente legato alla terra.
Di piazze costruite in tal maniera ne esistono solo due in tutta Italia: Piazza Pio II a Pienza e Piazza del Campidoglio a Roma di Michelangelo. L’uso della pianta trapezoidale amplia la visione dello spettatore diminuendo il normale restringimento prospettico. Si vuole porre l’accento su la particolarità del trapezio come forma tra cielo e terra.