Come trovate scritto nel “Chi Siamo” della Frosini Pietre, l’azienda nasce nel 1983, come produttrice e realizzatrice finale di manufatti in Pietra Macigno di Greve e molte altre Pietre Arenarie. L’attività della Frosini Pietre deriva però dall’azione di due ditte individuali precedenti, presiedute da Marco Frosini(attuale amministratore della Frosini Pietre) e dal fratello, le quali esportavano materiali per l’edilizia come mattoni, mattonelle, marmette e piastrelle da rivestimento.
La principale meta era la Libia di Gheddafi; le due ditte stazionavano sempre una in Italia, l’altra in Libia. La prima mandava i materiali con i documenti alla seconda e la seconda consegnava i documenti alle Levatanie(le compagnie nazionali di Gheddafi). Grazie ai documenti la seconda andava in banca per avere il bonifico e i cambio i libici ritiravano il materiale. Quest’attività continuò sino al 1978, anno in cui cessò per problemi nei pagamenti.
La famiglia Frosini si occupava già negli Anni Trenta di lapidei. Infatti i nonni di Andrea Frosini, avevano una ditta edile con sede a Ponte a Signa, nelle vicinanze dell’attuale sede dell’azienda.
Altra peculiarità della famiglia Frosini era certamente lo zio, Ottavio Frosini. Egli non aveva niente a che fare con il settore edile/lapideo, ma anzi era un cantante lirico della portata di Enrico Caruso. Ebbe la fortuna di collaborare con il tenore di Napoli, ma al tempo stesso fu vittima della contemporaneità di Caruso. La sua fama, infatti, fu molto offuscata. Marco Frosini racconta un episodio, che oggi farebbe sorridere..”la mattina a una distanza enorme, fuori dalla portata delle voci comuni, Ottavio Frosini ed Enrico Caruso, aprivano le finestre per salutarsi a furor di canto, incantando tutti i paesani che li ascoltavano”.
Un altro episodio legato alla storia della Frosini Pietre sono sicuramente gli scalpellini. Di Tullio Naldi abbiamo già parlato qualche settimana fa, mentre a Floro Poggi non abbiamo mai accennato, se non nella presentazione su TooMuch Tuscany.
Floro Poggi è un personaggio chiave per la Frosini Pietre e nello specifico per Marco Frosini. Il Poggi, come si era soliti chiamarlo in fabbrica, era il maestro scalpellino che insegnò a Marco e a due/tre giovani a lavorare la pietra, ad adottare le migliori tecniche per fare un lavoro a regola d’arte. Marco lo ricorda come un vero e proprio maestro di vita, oltreché di mestiere.